IL MERCATO ARTIGIANALE E DIDATTICO A OCRICULUM
Ocriculum AD 168 vuol dire cambiar gli euro in assi, sesterzi e aurei e significa anche entrare nell’area del mercato e trattare per il prezzo di un erba officinale, un borsetta in cuoio o un vaso dipinto a mano!

Quest’anno, come gli anni precedenti, il mercato sarà composto da tanti artigiani che, oltre a vendere quello che producono, sono nei loro banchi a spiegare quello che era il loro mestiere e quello che producevano nelle loro vite passate. Per questo non stupitevi se, durante l’evento, potrete incontrare nell’area dell’Emporium (numero 14 nella mappa)
- il faber ferrarius, fabbro nativo dell’Etruria;
- il faber lignarius, che oggi chiamiamo falegname, di origini celtiche;
- la textrix, tesssitrice e filatrice romana;
- il sutor, che lavora il cuoio e le pelli;
- il figulus e le sue produzioni di ceramica;
- l’aurifex con i gioielli;
- la pharmacopola, con le sue erbe officinali e misture risananti;
- la myropola, la profumiera il suo tavolo;
- il faber lapidarius, lo scalpellino.
E ai castra imperiali (numero 4 nella mappa):
- il faber aerarius, il fabbro delle legione;
- il faber monetarius, con il conio delle monete.
Infine al Portum Olei (numero 20 nella mappa):
- il medicus;
- il mercator, col suo tavolo sul commercio via terra e via fiume.
Le arti e i mestieri del mondo romano rivivono anche quest’anno presso l’Emporium di Ocriculum.


